11 Settembre

Un paese in cerca della fiducia perduta

Mentre si avvicina la scadenza elettorale del 25 settembre proponiamo la lettura dell’articolo di Michele Brambilla pubblicato sul quotidiano Il Foglio. Sono ormai tre elezioni di fila che gli italiani o non vanno a votare o votano chi dice che fa tutto schifo. «È la classe politica il problema del paese? Oppure il male è la mancanza di fiducia nel futuro?», si domanda Brambilla. Ma un popolo senza fiducia non ha futuro. Per ritrovarla bisogna pensare all’Italia degli anni 60, che sorrideva e guardava avanti.

04 Settembre

Il Meeting e la forza di un’esperienza

Dal Corriere della Sera del 27 agosto la risposta di Aldo Cazzullo alla lettera di un lettore sul Meeting di Rimini. Il Meeting esiste da oltre quarant’anni e continua a sorprendere soprattutto perché è un luogo dove si può fare un’esperienza vera, dove si respira un’aria diversa. Come Fondazione San Benedetto quest’anno abbiamo sostenuto nell’ambito del Meeting la realizzazione della mostra sul beato Rosario Livatino, giovane magistrato siciliano ucciso dalla mafia nel 1990. È di questi luoghi che oggi c’è assoluto bisogno e soprattutto i giovani spesso faticano a trovarli. Come il Meeting la San Benedetto è uno di questi luoghi. Siamo consapevoli di essere una minoranza, una piccola cosa, ma ci siamo. Se in tutti questi anni la nostra azione fosse stata dettata da un obiettivo politico o dalla reazione a qualcuno o a qualcosa, da tempo si sarebbe esaurita.

31 Luglio

La politica malata e l’amore per la realtà

Quella di oggi è la nostra ultima newsletter prima della pausa estiva. Vogliamo proporvi due articoli di due amici della Fondazione San Benedetto come spunto per un giudizio in vista della campagna elettorale e del voto del 25 settembre. Due articoli che analizzano in modo chiaro il male che da tempo attanaglia la politica e il compito a cui ciascuno è chiamato. Il primo è di Mario Mauro, già ministro della Difesa, e il secondo di Alberto Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni. Insieme invitiamo alla lettura di un testo di Edgar Morin, schegge di saggezza di uno dei più acuti intellettuali contemporanei. Come abbiamo sottolineato la scorsa settimana, prima della politica c’è sempre la vita e queste parole aiutano a ricordarcelo e a scoprire, come scrive Morin, «la Realtà che si nasconde dietro le nostre realtà».
Buone vacanze! L’appuntamento con «Fissiamo il pensiero» tornerà a inizio settembre.

24 Luglio

La crisi politica e la vita che incombe

Il tema obbligato del nostro appuntamento domenicale questa settimana dovrebbe essere la crisi di governo con il ritorno al voto. Su quanto accaduto come fondazione ci siamo fatti un giudizio e non mancheremo di condividerlo presto con chi ci segue. Oggi vogliamo invece proporvi la lettura di un articolo di Marina Corradi, apparso su Avvenire, dedicato a un fatto di cronaca di questi giorni: a Milano una madre ha abbandonato in casa da sola, per sei giorni, una bambina di 18 mesi facendola morire. Una vicenda inaudita sintomo di una grave situazione di malessere, disagio e irresponsabilità che investe tutta la società. Un problema che riguarda anche la politica ma che viene ben prima ed è molto più profondo. Non dobbiamo mai dimenticare che prima della politica c’è la vita.

17 Luglio

Scalfari, il cercatore dell’Assoluto che ha liquidato un popolo

La morte di Eugenio Scalfari segna la scomparsa di un protagonista che ha inciso in modo significativo sul cambiamento della scena culturale, sociale e politica dell’Italia negli ultimi settant’anni. Sul tema, dal quotidiano online ilsussidiario.net, questa settimana segnaliamo l’articolo di Giacomo Scanzi, una lettura critica del ruolo svolto dal fondatore de L’Espresso e di Repubblica.

10 Luglio

Strage della Marmolada, quando la bellezza diventa morte

Una settimana fa il crollo di un pezzo di ghiacciaio sulla Marmolada ha seminato morte in alta quota. Di fronte a quanto successo c’è chi non resiste al bisogno di spiegare tutto e di trovare a tutti i costi un colpevole. In realtà è una tragedia che ci spiazza e ci sconcerta per la sua imprevedibilità che va oltre le nostre risposte facili e accomodanti. Come scrive Monica Mondo nell’articolo pubblicato da ilsussidiario.net che segnaliamo questa settimana, sono tante le domande che si aprono. Perché quelle vittime, perché a quell’ora? Perché Dio – se c’è – permette questo male?

03 Luglio

La prof. che portò Havel in Italia

La storia è spesso fatta da persone che nessuno conosce e che, lontano dai riflettori e nella disattenzione generale, fanno azioni e compiono iniziative destinate a lasciare un segno del tutto imprevedibile. È il caso di Antonietta Tartagni, un’insegnante di Forlì morta pochi giorni fa. Il Foglio le ha dedicato un articolo perché a lei si deve nel 1979 la prima traduzione in Italia e in Europa de “Il potere dei senza potere”, il libro-manifesto di Václav Havel, drammaturgo ceco allora in carcere a Praga in quanto esponente di punta del dissenso al regime comunista. Il libro arrivato in Italia in modo rocambolesco racconta il tentativo di vivere nella verità nella Cecoslovacchia comunista da cui partì la Rivoluzione di velluto che nel 1989, in modo assolutamente non violento, portò al rovesciamento del regime e all’elezione proprio di Havel alla presidenza della repubblica.

26 Giugno

L’America e lo scandalo morale dell’aborto

Venerdì la Corte suprema Usa ha stabilito, con una sentenza storica che sta facendo discutere, che non esiste un diritto costituzionale all’aborto. Oltre le strumentalizzazioni politiche e le reazioni ideologiche cerchiamo attraverso l’articolo di Maurizio Crippa sul Foglio, di comprendere il significato di tale pronunciamento che riapre il confronto su un tema controverso come quello dell’aborto.

19 Giugno

La malattia del vescovo e il canto notturno di Leopardi

Questa settimana vogliamo anzitutto esprimere vicinanza con l’amicizia e la preghiera al nostro vescovo monsignor Pierantonio Tremolada che si trova a vivere un difficile momento di prova per le sue condizioni di salute. «Ci sono dei momenti della vita in cui si capisce di più cos’è la fede – ha detto nel suo messaggio pochi giorni fa -, ti guardi avanti e vedi che tutto è incerto. Qui possiamo comprenderne la sua importanza, se puntiamo solo su noi stessi in queste fasi siamo estremamente fragili». Inoltre invitiamo all’ascolto del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di Giacomo Leopardi che bene esprime, come solo la poesia sa fare, il dramma della sproporzione fra la nostra esistenza effimera e l’eterno. A torto Leopardi è stato spesso bollato come pessimista, mentre il suo invece è il realismo autentico di chi non accetta di ridurre o di censurare le domande più profonde.

12 Giugno

«Fare silenzio», il sacrificio che gli adulti dovrebbero imparare

Immersi nel rumore di fondo della distrazione «fare silenzio» pare essere diventato qualcosa di inutile o di riservato a momenti particolari. «Sul silenzio regna una certa confusione», scrive Sergio Belardinelli in un articolo sul Foglio. «Con la “morte di Dio”, proclamata ai quattro venti come una liberazione – sottolinea -, sembra non esserci più traccia del sacro; del silenzio abbiamo una paura molto più profonda di quella dei bambini; quanto al sacrificio, esso si presenta ormai semplicemente come un ostacolo alla nostra libertà e al nostro desiderio di autorealizzazione. Ma tutto questo è soltanto un’illusione».

05 Giugno

La Chiesa in Italia e il nuovo corso di Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi è il nuovo presidente dei vescovi italiani. Nelle sue prime dichiarazioni obiettivi e programmi del suo mandato che apre una nuova fase della vita della Chiesa in Italia che merita di essere guardata con attenzione, come si può vedere nell’intervista rilasciata a Tv2000. Insieme riproponiamo un’intervista al cardinale pubblicata lo scorso anno sul Sole 24 Ore nella quale affermava: «Se tu conservi la tua vita, la perdi. Noi italiani siamo impauriti e impazienti. Abbiamo accumulato tanto rancore».

29 Maggio

Strage in Texas, il grido omicida di chi è cresciuto senza padri

Proponiamo dagli Stati Uniti la testimonianza di Riro Maniscalco, pubblicata dal quotidiano online ilsussidiario.net, dopo la nuova strage avvenuta in una scuola a Uvalde in Texas dove il 18enne Salvador Rolando Ramos ha ucciso 19 bambini e due maestre. “Anche riuscissimo a togliere le armi di mezzo – scrive -, la grande domanda resta: da dove viene fuori tanto furore? Da dove vengono fuori i Salvador Rolando Ramos di Uvalde, gli Adam Lanza di Sandy Hook e tutti gli altri? Dove comincia la parabola perversa che porta a perdere totalmente il senso del valore della vita propria ed altrui?”