Il ’68, il disagio esistenziale dei giovani, la contestazione, la rivoluzione sessuale, la critica radicale dell’autorità, l’autunno caldo del ‘69 e le lotte degli operai, le università occupate, la violenza politica degli anni ’70. Cosa c’entra tutto questo con quanto stiamo vivendo oggi? Moltissimo. Lo si è capito bene nell’incontro che si è tenuto giovedì a Brescia, promosso dalla Fondazione San Benedetto, con monsignor Massimo Camisasca e Adriano Sofri. Aula magna del centro Paolo VI con tutti i posti occupati e una seconda sala videocollegata, per incontrare due testimoni di quella stagione con storie completamente diverse, ma che non hanno mai smesso di interrogarsi apertamente. Un’occasione davvero straordinaria. Nei prossimi giorni sarà disponibile sul nostro sito il video integrale dell’incontro.
Il dialogo senza rete aveva come costante punto di riferimento il libro «Una rivoluzione di sé» che raccoglie gli interventi di don Luigi Giussani fra il 1968 e il 1970. In quegli anni l’esperienza di Gioventù Studentesca che aveva riunito sotto la guida di Giussani migliaia di giovani, fra cui anche Camisasca, si era dispersa davanti ai primi fuochi della contestazione. Da lì Giussani inizierà una nuova storia di amicizia che in anni di grande tensione sociale porterà alla nascita del movimento di Comunione e Liberazione. Nello stesso periodo Sofri era il leader incontrastato di Lotta Continua schierata per la rivoluzione classista. La via per costruire la propria individualità passava attraverso l’esperienza del collettivo. Eppure tra CL e LC, due storie che sembravano agli antipodi, c’erano inaspettati punti di somiglianza. Senz’altro un desiderio di cambiamento e di autenticità che aveva le sue radici nel bisogno esistenziale dei giovani. Su queste stesse basi oggi è possibile veder dialogare Camisasca e Sofri in un incontro sorprendente, ricchissimo di provocazioni e di spunti significativi per vivere più consapevolmente il presente.
Questa settimana come proposta di lettura vi segnaliamo infine un recente editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere. Un’analisi molto interessante sulla società e sulla politica italiana e sul ruolo delle cosiddette élite di fronte al nuovo corso trumpiano degli Usa, che vi invitiamo a leggere con attenzione.