20 Aprile

Elezioni europee e presidenziali Usa, due incontri a maggio

Come preparazione al doppio appuntamento di maggio sulle elezioni europee e le presidenziali americane (vedi notizia sopra), questa settimana vogliamo segnalarvi un articolo pubblicato pochi giorni fa dall’Osservatore Romano da leggere con attenzione. In esso il filosofo Massimo Borghesi si sofferma sulla grave carenza di un pensiero cristiano oggi. «Quello che è venuto meno – scrive Borghesi – è il patrimonio ideale complessivo, l’impeto di comunicare una novità al mondo. Non mancano, certamente, intellettuali credenti che singolarmente apportano contributi di grande valore. Ciò che difetta è un pensiero cattolico all’altezza del tempo storico, capace di coniugare la ricchezza della tradizione con le sfide del presente». Di questo oggi si avverte la necessità dentro il clima plumbeo segnato dalla guerra in cui siamo immersi. «Ciò che il mondo chiede alla fede – continua l’articolo – è la salvezza dal male e dalla morte, la redenzione e la resurrezione. Un pensiero cattolico sorge da qui, dall’opposizione al male e alla morte, dalla comprensione del valore della carne di Dio come salvezza del mondo. Sorge, oggi, dall’opposizione alla guerra e dalla lotta per la pace. Un pensiero cattolico non lascia solo il Papa nella sua difesa della pace. Se questo accade, come è accaduto a Giovanni Paolo II nel 1991 e nel 2003, durante la prima e la seconda guerra contro l’Iraq quando molti cattolici si opposero al Papa in nome dei valori “occidentali”, allora significa che quel pensiero non esiste più. Esiste solo una fede privata che non è più in grado di assumere un punto di vista critico sulla storia». 

14 Gennaio

Quel cuore negato è l’unica speranza

«Ogni uomo fa le sue scelte paragonandole con le esigenze di felicità e bellezza di cui il suo cuore è dotato; il problema è che tutto nella società sembra negare queste esigenze sostituendole con altre false ma che fanno comodo al potere. Consumismo sfrenato ed esaltazione della libertà. “Ma liberi da cosa, liberi da chi” dice acutamente Vasco Rossi individuando il lato negativo della libertà, la cosiddetta libertà da ogni legame che lascia alla fine soli e tristi». Lo scrive Stefano Bolla in una lettera che vi invitiamo a leggere, pubblicata in questi giorni da Bresciaoggi. È la stessa dinamica descritta nel dialogo tra due filosofi, Francesco Postorino e Massimo Borghesi, pubblicato da Avvenire, tutto da leggere anche questo. «I giovani sono interrogati dalla dimensione religiosa quando la vedono espressa in atto, la colgono nel volto e nell’umanità dei loro coetanei, ragazzi e ragazze che trovano nella fede un di più di umanità e di vita  – sottolinea Borghesi -. Qui vale la legge per cui il simile è attratto dal simile. Oggi si può divenire cristiani perché, come 2000 anni fa, si incontrano dei cristiani vivi. La secolarizzazione, tante volte citata come motivo di allontanamento dalla fede, non è dirimente. Come non era determinante il paganesimo rispetto alla diffusione della fede nel mondo antico. La grazia cristiana, quando è reale, ha una sua bellezza che attrae. È più persuasiva dei pregiudizi che, provenienti dal pensiero post-illuminista, continuano a permeare la nostra cultura».