«Per Freud, Marx o Nietzsche forse sono un illuso, ma io Cristo me lo tengo stretto, come Dostoevskij. Non mi serve a farmi piacere la vita, ma a fare della vita un piacere». Sul Corriere della Sera del 24 settembre lo scrittore Alessandro D’Avenia dedica il suo ritratto d’autore a Gesù. «Non è la favola che spinge a puntare sull’aldilà, ma una sfida lanciata all’aldiquà – scrive -. Per me Cristo è vita che sveglia la vita».