In queste settimane sono state numerose le occasioni per ricordare don Lorenzo Milani nel centenario della sua nascita. Le rappresentazioni banali e scontate, frutto di superficialità e pigrizia mentale, funzionali al conformismo progressista, fanno solo torto alla figura del priore di Barbiana. «Spesso don Milani dovette difendersi da coloro – in genere laici e di sinistra – che volevano mettergli la loro casacca, tirarlo dalla propria parte e magari strumentalizzarlo contro la Chiesa», scrive Antonio Socci in un articolo su Libero raccontando chi era veramente e la sua profonda fede cattolica con testimonianze poco conosciute.
In queste settimane si discute molto su ChatGPT, il nuovo software di intelligenza artificiale che dialoga con gli umani in linguaggio corrente ed è in grado di produrre testi scritti. Come scrive Antonio Socci su Libero dell’11 marzo, anche se il sistema verrà perfezionato non sarà mai «un pensiero in atto». Citando Federico Faggin, sottolinea che «nell’uomo c’è qualcosa di irriducibile che la macchina non potrà avere mai». Lo diceva già Socrate – «l’uomo è la sua anima» – e la sua lezione dopo oltre 2400 anni rimane più attuale che mai.