Mentre a Brescia è in pieno svolgimento il Mese Letterario con una straordinaria risposta di pubblico, nel nostro appuntamento domenicale, questa settimana vogliamo segnalare la bella intervista rilasciata da Sergio Mattarella al Corriere in occasione dell’apertura a Parigi del Festival del libro. Il presidente della Repubblica sottolinea che «il libro, come ogni altra modalità di espressione della creatività umana, rappresenta uno strumento di condivisione della conoscenza. Leggere è essenziale, (…) potrebbe aiutarci a comprendere lo spirito con cui va guardato il mondo». Non è la prima volta che Mattarella interviene pubblicamente per affermare il valore della lettura. In questa occasione ricordiamo anche la lettera autografa che nel 2015 inviò alla Fondazione San Benedetto per esprimere il suo vivo apprezzamento per l’iniziativa del Mese Letterario. È l’unica personalità con un ruolo pubblico ad averlo fatto in questi anni e gliene siamo grati.
«Mi piace pensare alla cultura come al saper vivere. Potremmo dire che la cultura è l’autocoscienza della vita stessa. All’opposto della cultura sta un’ignoranza che non è interessata a ricercare il senso delle cose. Il nemico da combattere è l’indifferenza, il lasciarsi vivere, la superficialità, la chiacchiera, lo slogan, la battuta, un sentire istintivo». È un passaggio dell’omelia pronunciata dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada il 15 febbraio nella festa dei santi patroni Faustino e Giovita e di cui riproponiamo il testo integrale sul nostro sito. Un intervento di grande spessore tutto da leggere nell’anno in cui Brescia è insieme a Bergamo Capitale della cultura. Per noi è anche l’occasione per esprimere il nostro bentornato al vescovo dopo il lungo periodo di assenza per la malattia. A lui rinnoviamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno.