Quella di oggi è la nostra ultima newsletter prima della pausa estiva e vogliamo lasciare a chi ci segue un consiglio di lettura. Lo scorso 13 giugno, a quasi 90 anni d’età, è morto Cormac McCarthy, uno dei più grandi scrittori contemporanei. I suoi, scrive Enzo Manes in un articolo che ripercorre la sua opera, «sono libri pieni di tutto. Quindi di vita intera. Romanzi che vedono lontano e prima. Che respingono la facile consolazione. Perché la realtà va vissuta da uomini veri. In terra di confine. Su scomodi cavalli. Senza chinarsi alla rassegnazione. Perché con la vita si duella. Come nei western». Insieme riproponiamo un brano memorabile tratto da «Non è un paese per vecchi», uno dei romanzi più noti di McCarthy, come augurio a tutti di saper cogliere nelle piccole cose della vita la promessa di un destino buono per ciascuno.
Mentre a Brescia è in pieno svolgimento il Mese Letterario con una straordinaria risposta di pubblico, nel nostro appuntamento domenicale, questa settimana vogliamo segnalare la bella intervista rilasciata da Sergio Mattarella al Corriere in occasione dell’apertura a Parigi del Festival del libro. Il presidente della Repubblica sottolinea che «il libro, come ogni altra modalità di espressione della creatività umana, rappresenta uno strumento di condivisione della conoscenza. Leggere è essenziale, (…) potrebbe aiutarci a comprendere lo spirito con cui va guardato il mondo». Non è la prima volta che Mattarella interviene pubblicamente per affermare il valore della lettura. In questa occasione ricordiamo anche la lettera autografa che nel 2015 inviò alla Fondazione San Benedetto per esprimere il suo vivo apprezzamento per l’iniziativa del Mese Letterario. È l’unica personalità con un ruolo pubblico ad averlo fatto in questi anni e gliene siamo grati.