14 Maggio

Cristiani e appartenenza politica: cosa conta di più?

Oggi e domani a Brescia si vota per eleggere sindaco e consiglio comunale. In tale occasione suggeriamo la lettura di un recente intervento di monsignor Massimo Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia, a un gruppo di cattolici impegnati in politica a livelli diversi e pubblicato sulla rivista Tempi. La domanda è se per un cristiano non ci sia qualche cosa che viene prima di ogni preferenza partitica o scelta elettorale. È possibile quindi un lavoro comune tra coloro che hanno la stessa fede, anche se militano in schieramenti differenti, o l’appartenenza di partito è più importante? «Il fondamento della vostra vita non è la politica – sottolinea Camisasca -. Se la speranza fosse la politica voi sareste più miseri di tutti gli altri». Una strada forse impervia ma necessaria per non rendere irrilevante la fede. Altrimenti «quale senso avrebbe per un credente impegnarsi in politica?».

06 Novembre

L’uomo e il potere, a proposito di un intervento di don Giussani

Sul Foglio del 3 novembre il professor Sergio Belardinelli racconta del suo incontro con don Luigi Giussani e, in particolare, di un vecchio intervento che il fondatore di Comunione e liberazione fece nel 1986 a un convegno sulla cultura europea del XX secolo. Una relazione ancora oggi, scrive Belardinelli, di «sorprendente attualità», dalla quale emerge che «la crisi della politica di cui oggi tanto si parla è molto di più che una crisi politica; è una crisi culturale e antropologica, sulla quale don Giussani ha avuto il merito di insistere anche quando, fuori e dentro la Chiesa cattolica, erano in pochi a rendersene conto».