Anticipiamo a oggi l’invio della nostra newsletter domenicale “Fissiamo il pensiero” proponendovi la lettura di un testo legato a questo sabato che precede la Pasqua. Per chi è credente è un motivo in più per soffermarsi di fronte al mistero che costituisce il cuore della fede cristiana, per chi non crede è un’occasione straordinaria di riflessione sul senso della vita dentro il momento storico che stiamo attraversando. Si tratta di una meditazione di Benedetto XVI fatta in occasione della sua visita alla Sindone, a Torino il 2 maggio 2010. «Il Sabato Santo – leggiamo nel testo di papa Ratzinger – è il giorno del nascondimento di Dio. Dopo le due guerre mondiali, i lager e i gulag, Hiroshima e Nagasaki, la nostra epoca è diventata in misura sempre maggiore un Sabato Santo: l’oscurità di questo giorno interpella tutti coloro che si interrogano sulla vita. Anche noi abbiamo a che fare con questa oscurità. Il Sabato Santo è la “terra di nessuno” tra la morte e la risurrezione, ma in questa “terra di nessuno” è entrato Uno, l’Unico, che l’ha attraversata con i segni della sua Passione per l’uomo».