Il 2 settembre di cinquant’anni fa moriva John Ronald Reuel Tolkien. La sua opera più famosa, “Il Signore degli anelli”, secondo alcune statistiche è il secondo libro più letto al mondo dopo la Bibbia. A Tolkien ha dedicato un interessante articolo il Wall Street Journal, ripubblicato in Italia dal Foglio. Nel testo che proponiamo un rabbino sottolinea come per cogliere «l’incanto duraturo delle sue opere, è necessario comprendere una caratteristica centrale della sua vita: la sua fede cattolica». Una visione ispirata alla Bibbia che «ci chiede di vedere la storia attraverso la lente sia della provvidenza che del potere, poiché gli eventi riflettono la tensione tra la scelta umana e l’intervento divino». In Tolkien il fantasy non è fuga dalla realtà ma diventa espressione del massimo realismo.
Incontro per i duecento anni dalla nascita di Fedor Dostoevskij al Teatro Sociale di Brescia
“Cambia la forma, non la sostanza” della 24esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: quest’anno, dal 21 novembre all’8 dicembre, anche a Brescia sono disponibili alle casse dei supermercati delle “gift …
Continua l’esperienza della Scuola di lettura e scrittura creativa “Pierluigi Cappello”, promossa dall’Associazione Mese Letterario.
L’incontro di lancio dell’edizione 2020-21 si terrà sabato 3 ottobre 2020 alle 14.30 nella sede della Fondazione San Benedetto (Borgo Wührer 119, Brescia). Interverranno Stas’ Gawronski, docente al “The Writers Studio Italia”, insegnante di scrittura creativa all’università LUMSA, autore e conduttore di trasmissioni culturali presso RAI5; Silvia Guidi, giornalista del settore Cultura all’Osservatore Romano; Annalisa Teggi, traduttrice italiana delle opere di G.K. Chesterton.
La partecipazione all’incontro è libera e aperta a tutti, previa iscrizione: sarà accessibile in presenza per un numero ristretto di persone e per chiunque lo desideri online.