Sopra-vivenza
Lo chiamano «blackout» : una corda al collo da stringere fino a sfiorare il soffocamento, per ottenere lo sballo provocato dall’ossigeno che torna di colpo al cervello. Un ragazzo di quattordici anni è morto così. Un altro è invece volato dal tetto di un centro commerciale, in cerca del selfie perfetto. Lui di anni ne aveva quindici. Sono alcuni dei recenti fatti di cronaca relativi a ragazzi che, per sentirsi vivi, vanno a caccia di emozioni esplosive, dinamiti di adrenalina scaturite dalla sollecitazione dell’istinto di sopravvivenza. Perché cercano la vita sfiorando la morte?