Le “spaccapietre” che hanno scosso il Sinodo
Il “miracolo” delle donne ugandesi malate di Hiv: le “spaccapietre” che hanno scosso il Sinodo. Dall’emarginazione al sogno: tutto in nome del futuro dei propri figli. (Da ilsussidiario.net di Dario D’Angelo)
Arriva dall’Uganda la storia che ha scosso il Sinodo, perché ci sono vicende in grado di superare anche i confini più spessi, pure quelli all’apparenza invalicabili delle stanze ovattate di Città del Vaticano. A raccontarla è stato Matteo Severgnini, un ragazzo di 39 anni, lombardo, che dopo la laurea è finito in Africa per seguire una chiamata religiosa e realizzare il sogno di un’infermiera ugandese, Rose Busyngye, battutasi per una vita intera per non lasciare nell’isolamento le donne considerate “maledette” solo poiché malate di HIV. Perché in Africa succede ancora così: superstizione e dolore si mescolano, portando all’isolamento i più deboli.