Cosa sarebbe l’Europa senza Amleto, don Chisciotte e Gulliver?
A inizio dicembre è morto il grande scrittore Andrej Bitov, secondo il quale “l’uomo ha bisogno di poggiare su una roccia. Io credo che la storia del cristianesimo sia questa roccia” (Da ilsussidiario.net di Giovanna Parravicini)
In Russia alla letteratura è sempre appartenuta una particolare missione di orientamento ideale delle coscienze, una forte responsabilità morale nei confronti della società. Dostoevskij e Tolstoj non sono mai stati considerati semplicemente dei grandi scrittori, ma dei maestri di pensiero e di vita, e la stessa cosa si può dire dei “grandi” del XX secolo – poeti o prosatori che siano, da Mandel’štam e Pasternak a Solženicyn, fino a Ol’ga Sedakova, per fare il nome a noi più vicino nel tempo.