Da Berlusconi a Salvini, se i media non spostano più i voti
Diversamente coda come era accaduto con Berlusconi, stavolta l’armata mediatica anti-Salvini ha fatto cilecca. Cosa non ha funzionato? (Da ilsussidiario.net di Renato Farina)
Il successo della Lega e in particolare di Matteo Salvini alle elezioni europee ha per contraltare non tanto la sconfitta del Movimento 5 Stelle, quello lo capiamo tutti perché è nei numeri. Chi ha perduto di brutto è la cosiddetta opinione pubblica, nel senso di quell’apparato di pensieri e parole, immagini ed emozioni, che occupa lo spazio della comunicazione politica. E che esprime sentimenti e interessi dell’establishment. Questo sistema muscolare dotato di gruppi colossali e abilissimi giornalisti ha quasi all’unanimità eretto per nemico il “lego-fascista” capo del Carroccio. E ha fatto cilecca. Nel 1992 il conglomerato bituminoso di stampa e tivù appoggiò clamorosamente l’azione della magistratura. Tutti d’accordo. I pochi giornali meno proclivi ad applaudire le manette dovettero chiudere (Il Sabato, ad esempio)…