Una pallottola o Julien?
(Dal Corriere della Sera, di Alessandro D’Avenia)
“Io sottoscritto lascio a mio cugino Romain Colomb tutto quello che mi appartiene nel mio alloggio. Desidero essere trasportato direttamente al cimitero e che le spese per il mio funerale non superino i trenta franchi. Prego Romain Colomb di non rattristarsi per questo inevitabile incidente”. È una piovosa notte parigina del 1828, quando un uomo di 45 anni, con l’anima inzuppata di tristezza scrive le sue ultime parole, dopo una serata mondana in cui aveva cercato pace per la sua vorace sete di felicità, col risultato di rimanere ancora una volta deluso…