L’assurda storia di Letizia e Petros, apolidi e senza più nulla
I due coniugi, fuggiti dalla Lituania, hanno girato 5 Paesi ma non non hanno né tetto né cittadinanza. Vivono alla Stazione Termini assistiti dalle organizzazioni di volontariato come Sant’Egidio (Da Avvenire, di Luca Liverani)
Cinque stati della civile e democratica Europa non hanno ancora trovato una soluzione per due suoi cittadini. Letizia e Petros, marito e moglie di origine lituana, vivono alla stazione Termini: senza casa, senza lavoro, senza cittadinanza. Senza nemmeno lo status di apolidia, previsto ad esempio per chi è fuggito dall’ex Jugoslavia o dalle ex repubbliche sovietiche. Per la burocrazia, insomma, non esistono. Perché quando l’ingiustizia economica incontra la rigidità delle leggi, il risultato è un meccanismo che macina vite. Un popolo di naufraghi che sopravvive solo grazie ai salvagente materiali e umani – lanciati da donne, uomini, ragazzi del volontariato che spendono tempo e risorse per chi vive parcheggiato alla stazione.