Uno spiraglio sull’anima vale più della Casa Bianca
Venerdì comincia il New York Encounter. E Joaquin Phoenix, alla notte degli Oscar, ne ha ricordato (senza volerlo, ma non importa) il tema principale (Da Ilsussidiario.net)
Domenica sera ho guardato la cerimonia degli Oscars. Come sempre ogni anno. Per capire a che punto siamo nella vita del nostro Paese si fa prima con la liturgia degli Oscars che con i risultati delle primarie o le narrazioni sullo Stato dell’Unione. A Los Angeles si comincia con Billy Porter, una sorta di attore, (tra)vestito da donna, con un corpetto d’oro e una gonna dal disegno imprecisato che sembra una mongolfiera. Sfilano tutti sul red carpet, l’autostrada della vanità e delle anime perse che si muovono in un verso o in un altro seguendosi a vicenda come fanno le formiche. Sono solo contento che non conosco quasi nessuno dei protagonisti di questo spettacolo del nulla. Lo prendo come un segno di sanità (mia)…