A New York tra risate e buon vino rosso
“La Chiesa è al suo meglio quando offre una pubblica testimonianza di gioia, anche in tempi difficili”. Così ha scritto del NYE un giornalista americano. E ha ragione Giorgio Vittadini (Da ilsussidiario.net)
“Ondate di risate aperte nell’atrio, sopra a cibo e bevande, e fuori tanto fumo di sigaretta da far pensare di essere sulla scena di un incendio. Questo forse succede quando metti insieme migliaia di cattolici intelligenti e amanti del divertimento, molti dei quali giovani e tutti apparentemente devoti a quel po’ di saggezza così espressa da Hilaire Belloc: Laddove il sole cattolico splende/ Ci sono sempre risate e buon vino rosso“. Così il giornalista Christopher White ha descritto il clima in cui si è trovato immerso lo scorso weekend nei padiglioni che ospitavano in New York Encounter, il meeting americano di Cl. Intendiamoci, con questa osservazione non ha voluto sottovalutare la ricchezza culturale dell’evento, a partire dal titolo “L’impossibile unità”, considerato cruciale nel contesto di estrema frammentazione in cui si trovano sia l’America che la Chiesa, ma ha voluto ricordare che “la Chiesa è al suo meglio quando offre una pubblica testimonianza di gioia, anche in tempi difficili”.