Alla ricerca del fuoco acceso nelle parole di un libro
Marina Cvetaeva ogni giorno allo scrittoio, come un operaio alla macchina, “con lo stesso senso di responsabilità e l’impossibilità di fare altrimenti” (Da Il Foglio di Annalena Benini)
Quando da bambina andavo a catechismo, c’era un’insegnante molto magra e molto giovane, suor Eugenia, che ci parlava sempre della vocazione: raccontava di sé, ma certo sperava che la vocazione avrebbe afferrato anche qualcuno di noi, che leggevamo “Topolino” sotto il banco e ci lanciavamo palline di carta. Io avevo pochi anni e molta paura di non riconoscere la vocazione. Suor Eugenia diceva che era come una visione, che poteva arrivare in qualunque momento e rendeva tutto chiaro, limpido: le era successo mentre era nella sua stanza a leggere, da ragazzina, l’aveva sentita e aveva cambiato la sua vita..