Un’affollata solitudine
(Dal Corriere della Sera, di Massimo Gramellini)
Ci vorrebbe Dickens per scrivere un Controcanto di Natale sul nuovo Scrooge: Mark Gaisford, il manager inglese di cinquant’anni che ha ammesso in un video di non avere neanche un amico. È solo, ma a giudicare dalla risonanza planetaria del suo appello, non dev’essere l’unico. Rispetto al bisbetico protagonista del racconto, Gaisford possiede una scorta considerevole di autoironia — altrimenti non avrebbe postato la sconsolante ammissione proprio sui social — e una altrettanto cospicua di coraggio. Nell’epoca in cui tutti gli aspetti privati dell’esistenza, comprese le malattie, sono oggetto di confessioni pubbliche, la solitudine era rimasta l’ultimo tabù che finora nessuno aveva avuto la forza di violare.