1223 d.C.
(Dal Corriere della Sera, di Alessandro D’Avenia)
“Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una mangiatoia e giaceva sul fieno”. Era metà dicembre del 1223 quando Francesco d’Assisi, fermandosi a Greccio, paesino vicino Rieti che amava molto, fece questa strana richiesta a Giovanni Velita, suo amico e signore del luogo. Giovanni preparò la mangiatoia (praesepium è la parola latina per la cassa con il fieno per gli animali) in una grotta, dove la notte di Natale i locali si radunarono. Sulla mangiatoia fu celebrata l’Eucarestia: il corpo di Cristo trasformava Greccio in Betlemme…