Scuola di comunità: dal 12 ottobre alla San Benedetto
Giovedì 12 ottobre dalle 18.30 alle 19.30 nella sede della Fondazione San Benedetto a Brescia in Borgo Wührer 119, riprende la Scuola di comunità. Ci ritroveremo ogni due settimane, sempre di giovedì, per leggere insieme e confrontare con la nostra esperienza di vita concreta alcuni testi di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. In particolare partiremo dalla lettura de “Il senso religioso”, un testo in cui vengono messe a tema le domande fondamentali che sono nel cuore di ciascuno di fronte all’impatto con la realtà e con le circostanze in cui ci troviamo a vivere. Si tratta del primo volume di un percorso che comprende altri due libri: “All’origine della pretesa cristiana” e “Perché la Chiesa”. La partecipazione è libera e aperta a tutti. L’impegno è di due ore al mese. Non occorre essere credenti o pensarla allo stesso modo, l’unico requisito richiesto è un interesse sincero per la propria umanità. Per riprendere una frase di Gandalf nel Signore degli anelli di Tolkien, «tutto ciò che dobbiamo decidere è cosa fare con il tempo che ci viene concesso». Trattandosi di una scuola si richiede continuità nella partecipazione, ma per due ore al mese in questo caso può valerne la pena. Gli inizi di questo percorso, che oggi riproponiamo attraverso la Scuola di comunità, risalgono ai primi anni ‘50, quando don Giussani, giovane professore della Facoltà di Teologia di Milano, decise di abbandonare l’insegnamento teologico specialistico per dedicarsi completamente a una presenza tra gli studenti delle scuole milanesi. In una società come quella di allora in apparenza ancora permeata dai principi del cristianesimo, Giussani intuì con largo anticipo il rischio di un’adesione puramente formale a quegli stessi principi, ridotta a pratiche esteriori e senza più alcuna incidenza reale sull’esistenza umana. Fin dalla sue prime esperienze di insegnamento cercò così in modo appassionato di affermare la chiarezza e la ragionevolezza del cristianesimo. Sempre partendo da un uso totale della ragione.