Dante, ecco com’è fatto il Paradiso
Dopo sei secoli la struttura del Paradiso dantesco, fra geometria e e teologia, appassiona ancora: Luigi Pretto si confronta con le tesi cosmologiche di Marco Bersanelli (Da ilsussidiario.net di Luigi Pretto)
Da qualche tempo compaiono, con diversa firma ma con uguale presunzione di verità, delle nuove “letture” del cosmo come immaginato da Dante e trasferito da lui nella Commedia. Che tali ipotesi vengano alla luce dopo sei secoli dalla pubblicazione del poema può destare meraviglia, ma non costituisce motivo sufficiente per negare ad esse il diritto ad essere esaminate ed eventualmente ritenute valide. Per quanto mi riguarda, ho suggerito da tempo un’interpretazione della struttura del Paradiso, “nuova” ma assolutamente rispettosa del testo dantesco. Certamente non ho fatto nulla di scorretto. E probabilmente ho arricchito la conoscenza della terza cantica anche se, fino ad ora, non mi risulta che la mia proposta sia stata utilizzata da qualche studioso. Non ha alcun senso escludere a priori nuove possibili luci accese su un poema che è un abisso di cultura, di invenzione e di genialità.