La stanza di Benedetta Bianchi Porro
Benedetta Bianchi Porro beata, è una “festa di popolo”. Una testimonianza che rincuora nel sopportare le circostanze drammatiche della vita e nella fatica della fede. Il cammino verso la santità, per tutti un ideale concreto (da Tracce, luglio-agosto 2001)
Entra a passi veloci nella stanza piena di luce di questa giornata di inizio giugno. Si siede sul bordo del divano, prende la copia di Tracce lì appoggiata: «Bella copertina! È il suo giornale?». «Sì». Lo sguardo corre veloce su Corrado, sulla moglie Pia. Sorride: «Lui era il preferito di Benedetta. Io lo sgridavo perché perdeva tempo a scrivere poesie e lei lo difendeva dicendomi che non capivo. Aveva ragione». «La Benedetta aveva pazienza, un amore paziente per le persone…». Solo per un attimo alla mamma di Benedetta la voce si incrina e gli occhi s’annacquano.