Guardate quegli occhi: ecco perché l’odio perderà
(Da Avvenire, di Marina Corradi)
«Nessuno voleva sapere». Il bel volto segnato dal tempo di Edith Bruck, scrittrice e poetessa, su Sky testimonia a un gruppo di ragazzini di una scuola romana la sua storia. È una sopravvissuta ai lager nazisti, una dei pochi ancora viventi in Italia. Edith, 88 anni, ungherese, deportata a dodici anni, ha una voce calma mentre ricorda delle finestre del suo piccolo paese natale sbarrate davanti al corteo degli ebrei avviati ai treni, e della selezione, all’arrivo ad Auschwitz: quando lei si avvinghiò a sua madre con le unghie, e ne fu strappata. Miracolosamente scampata, si stabilì nel nostro Paese. Ma, ripete pacata, in quell’Italia degli anni Cinquanta «nessuno voleva sapere».