Effetti collaterali
I mondiali di calcio in Russia, oltre lo sport, hanno avuto il grande merito di aver permesso l’incontro fra la popolazione e i tifosi stranieri (Da ilsussidiario.net di Giovanna Parravicini)
La grande kermesse si è conclusa, i mondiali di calcio sono finiti e le strade di Mosca e delle altre città russe tornano alla normalità, dopo settimane di un’insolita animazione. Insolita non per la quantità di traffico, che in particolare per la grande metropoli russa è la normalità di tutto l’anno, ma per l’atmosfera di festa e di simpatia che in questi giorni vi è regnata. A parte le tradizionali bevute e le manifestazioni più folcloristiche e pittoresche a cui si poteva assistere passeggiando in centro, dove la festa non sembrava interrompersi mai a nessuna ora del giorno e della notte, questi mondiali per molti russi sono stati l’occasione di un ripensamento rispetto alla visione dell’Occidente offerta negli ultimi anni dai media nazionali: una cosa è vedere il mondo in televisione attraverso i filtri della propaganda, altra cosa è incontrarsi con gente normale – tifosi arrivati da ogni parte, avere la possibilità di scambiare con loro qualche parola, vedere volti e ascoltare storie ed esperienze.