Vittadini: “Rivogliamo il sussistato”
Stato o mercato nei servizi pubblici? Non se ne parla in questa campagna elettorale ma se lo sta chiedendo in queste ore la liberista Gran Bretagna. Cosa ci conviene (Da ilsussidiario.net di Giorgio Vittadini)
In campagna elettorale si è tornati a parlare – troppo poco per la verità – degli investimenti pubblici che sono necessari nel nostro paese, ma non della proprietà di servizi come la rete autostradale, i trasporti, l’elettricità, le telecomunicazioni, l’acqua, i porti, gli aeroporti, le linee aeree e quant’altro. In Gran Bretagna, patria del liberismo, sta facendo molto discutere la possibilità di far tornare allo Stato la proprietà e la gestione dei principali servizi pubblici, dopo aver constatato che la loro privatizzazione non ha portato né a una diminuzione delle tariffe per gli utenti, né a investimenti per il loro sviluppo. La crisi del 1929 era stata superata con gli interventi di stampo keynesiano del presidente Franklin Delano Roosevelt che continuava a ripetere a banchieri d’affari come Morgan, letteralmente furibondi, che stava cercando di salvare il capitalismo…