La letteratura non ha generi ma contenuti
Dell’espressione «scrittura al femminile» m’infastidisce solo la preposizione «al». Benissimo il resto, la preposizione no. (Da Il Giornale di Luca Doninelli)
Il dativo, in qualunque modo lo si prenda, è la declinazione per eccellenza, e io non penso (non voglio) che esistano scritture declinate, o declinazioni della scrittura. Se la donna ha avuto nei secoli un ruolo subalterno, non è bello che questo ruolo continui anche nella scrittura letteraria. «Al» secondo me significa «un po’ meno»: non proprio una scrittura, ma una scrittura al femminile, venata di femminilità, di sensibilità, di delicatezza, ricca di sfumature, talvolta un po’ esclusiva (nascondiglio dove gli uomini non sono propriamente ammessi) e quindi vagamente lesbica anche quando puttana. La letteratura non è terreno di rivendicazioni. La plaza de toros non ammette manifestazioni di piazza: lì si vive o si muore.