Preghiera, digiuno e violenza quotidiana
Negli ultimi mesi non mancano notizie inquietanti dalla Russia. Ma nemmeno fatti che richiamano al senso profondo della Quaresima. (Da ilsussidiario.net di Giovanna Parravicini)
Negli ultimi mesi da più parti della Russia, nelle periferie dell’impero come nei pressi di Mosca, vengono segnali inquietanti di violenze che trovano forme espressive diverse e di diversa gravità, ma lasciano intravvedere alla base un’aggressività “ideologica” che assurge a metodo di rapporto con il reale. È il caso, ad esempio, dei due adolescenti Lev e Aleksandr che poco più di un mese fa, il 15 gennaio, in una scuola di Perm’ (Russia orientale) hanno aggredito a coltellate un’insegnante e alcuni ragazzini di quarta elementare, nello stesso istituto in cui per un certo periodo avevano studiato anche loro.