Perché l’Italia ha bisogno di una vera rivoluzione educativa
I governi hanno mantenuto irrisolto quello che resta “il” problema della scuola: la questione della libertà di insegnamento. Occorre garantire veri spazi di libertà educativa, sottraendone il monopolio allo stato. (Da Il Foglio di Luca Del Pozzo)
Un augurio di buon lavoro al neo ministro dell’Istruzione, e una modesta proposta da chi, una vita fa e anche se solo per pochi anni ha bazzicato le aule scolastiche stando dietro una cattedra. Sono convinto che ciò di cui il paese estremo bisogno, oltre a misure pratiche e immediate, è una vera e propria rivoluzione educativa. In cosa consista tale rivoluzione è presto detto: garantire veri spazi di libertà educativa, sottraendo allo Stato il monopolio dell’educazione. Nei decenni passati i governi che si sono succeduti hanno licenziato diversi progetti di riforma della scuola che, al di là del merito dei singoli provvedimenti, hanno mantenuto irrisolto quello che resta “il” problema della scuola, ovvero la questione della libertà di insegnamento. Perché sempre e comunque si è trattato di riforme governative, cioè a trazione statale.