“Sono ateo, mi costa fatica dirlo”
“Ho provato a credere” esordisce la vibrante lettera di un professore di filosofia. Segue il racconto di una vita segnata dal dolore… (Da Avvenire, la risposta di Marina Corradi)
“Ho provato a credere in Dio. Mille e mille volte da quando sono nato. Ho cominciato da bambino, quando all’oratorio un frate ci ripeteva le Ave Marie. Ci raccontava di un asino, di un bue, di una fuga in Egitto, e di Erode che non era riuscito a decapitare Cristo in culla. Mille volte stavo per dire sì, ci credo. Poi capitava sempre qualcosa… La prima volta è stata la mia nonna a convincermi dell’esistenza di Dio”.