Humanae vitae. Perché l’appello di Paolo VI è ancora pieno di senso?
Quando viene pubblicata il 25 luglio 1968, l’enciclica di Paolo VI “Humanae Vitae” è una sfida radicale al mondo secolarizzato e un appello alla Chiesa stessa. (Da ilsussidiario.net di Giacomo Scanzi)
Quando viene pubblicata, il 25 luglio del 1968, l’enciclica di Paolo VI Humanae Vitae,l’ultima prima di un decennio di silenzio magisteriale, ma non pastorale e spirituale, si presenta come una sintesi perfetta della visione ampia e profonda che Giovanni Battista Montini ha sempre avuto dell’amore, dell’amore umano, coniugale, con le sue espressioni affettive e sensuali e con la sua dimensione spirituale che, in sé, è già una perfetta chiamata alla santità. E al matrimonio e alla famiglia, loro compimento sacramentale e storico, offre un’attenzione particolare, una predilezione pastorale, sicuro che in quel misterioso processo qual è l’amore, Dio fa cose grandi.