La letteratura italiana di oggi
“Più scrive male e friendly e più pretende di fare la morale. Approssimazioni stilistiche e ambizioni sociali. Un saggio”. (Da Il Foglio di Antonio Gurrado)
Presto per leggere Moccia sarà necessario un apparato di note, sostiene Gianluigi Simonetti, docente di letteratura italiana contemporanea all’Aquila: troppi riferimenti alla cultura pop effimera per sperare che il lettore del futuro sia in grado di capire qualcosa di “Tre metri sopra il cielo” o di “Scusa ma ti chiamo amore”. Scoprire che un testo così semplice – scritto anzi al precipuo scopo di risultare il più semplice possibile – diventi incomprensibile se considerato sub specie aeternitatis dà la misura dell’operazione che Simonetti ha praticato nel corposo saggio “La letteratura circostante” (Il Mulino): leggere gli scrittori italiani di oggi collocandoli in diretta nella storia della letteratura, considerando la prospettiva del tempo che si sedimenterà sulle loro opere per coglierne le ricadute. Né deve sorprendere che la ricerca muova da libri comunemente ritenuti brutti, o quanto meno destinati a intrattenimento triviale, poiché la letteratura è fatta soprattutto di prodotti scadenti fra cui spiccano pochi capolavori dilazionati nei secoli.