MORALISMO DI MASSA
La dinamica sociale e la dialettica sociopolitica non sono più ispirate e condizionate dal rapporto fra civismo istituzionale e libertà comportamentale dei singoli; sono piuttosto alimentate da un moralismo di massa spesso esasperato e strumentalizzato. Così ogni comportamento istituzionalmente scorretto non è più incivile, ma immorale; contrario a un sempre sfuggente bene comune; e su cui è moralmente lecito aumentare la repressione: in ogni incidente automobilistico c’è all’angolo un omicida stradale; in ogni dichiarazione dei redditi c’è all’angolo uno spregiudicato evasore; in ogni contratto pubblico c’è all’angolo un intreccio di sordidi corrotti (Giuseppe De Rita, Corriere della Sera)