Quanto ci vorrebbe Bukowski in tempi di ordinario conformismo
(Da Il Giornale di Camillo Langone)
«Una signora mi ha accusato di stupro, la puttana». Vorrei conoscere lo scrittore vivente capace di esprimersi in tal modo. So che rimarrà un poco pio desiderio e non mi resta che godere di Taccuino di un allegro ubriacone (Guanda, pagg. 324, euro 18), titolo troppo ovvio per una raccolta di testi per niente ovvi di Charles Bukowski. Sono articoli, prefazioni, interviste del «dirty old man», tutto materiale inedito in Italia, tutta roba destinata a umiliare noi posteri, noi autocensurati, mettendoci di fronte a una libertà di espressione che possiamo soltanto ammirare, giammai imitare. Erano altri tempi? Senza dubbio. Forse erano anche altri pubblici ma innanzitutto erano altri autori…