Guareschi e quel piccolo presepio che lo aiutò a rimanere libero
Durante la prigionia in Germania Giovannino Guareschi confezionò un piccolo presepe portatile, che oggi si può vedere (fino al 13 gennaio) a Parma, nella chiesa di S. Francesco del Prato (Dal sussidiario.net di Egidio Bandini)
Lager di Beniaminowo. Il tenente Giovannino Guareschi, sentendo avvicinarsi il Natale, decide che si debba fare il presepio. Coinvolge così i compagni di prigionia, nell’opera di costruzione:
“Il capitano Novello dipinse e ritagliò sul cartone un grande Presepe con angeli e campane e, sullo sfondo, un paesaggio delle nostre terre e, fra i pastori adoranti, un gruppo di internati. Quando, dopo tanto tempo, rivedemmo le nostre valli e ci lasciammo, ci dividemmo in cinque i pezzi del Presepe: a Novello lo sfondo, a Rebora il gruppo degli internati, a Malarini la schiera dei pastori, a Malavasi il tetto della capanna con gli angeli e le campane, a me il gruppo col Bambinello e il resto della capanna”.