Quel che accende il motore
Per ripartire davvero, per evitare il disastro economico, servono luoghi dove si ricostruiscono reti di dialogo e “ponti” con le istituzioni (Da ilsussidiario.net, di Giorgio Vittadini)
Nemmeno le festività pasquali riusciranno a distogliere da un pensiero fisso: se il Paese non verrà riavviato presto, sarà un disastro economico e sociale. Con tutte le precauzioni del caso, in un modo graduale e guidato, bisogna tornare a dare fiato al sistema, possibilmente superando zavorre storiche come la presente asfissiante della burocrazia. Nell’immediato, occorrerà comunque tamponare il più velocemente possibile il bisogno di liquidità, oltre che, naturalmente, risolvere l’emergenza sanitaria. Ma la fase della ricostruzione, il “dopo”, deve iniziare adesso. Una volta stanziate le risorse per i bisogni immediati di questi giorni e dei prossimi mesi, dove si possono reperire i soldi per ripartire?