Nella Costituzione le vie per uscire dalla crisi
(Dal Corriere della Sera, di Giovanni Bianconi)
La presidente della Corte Costituzionale, appena uscita dalla convalescenza per il Covid-19: «Con la malattia ho riscoperto l’essenzialità e la creatività. Possibili limitazioni ai diritti ma proporzionati e a tempo»
Presidente, come sta?
«Adesso bene, grazie». Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale, è guarita dal coronavirus e parla in video-collegamento dalla sua casa di Milano. Da lì, anche nel periodo del contagio, ha continuato a guidare il lavoro della Consulta che, seppure in forme diverse, non s’è mai fermato.
Come ha vissuto l’esperienza di questa malattia finora sconosciuta?
«È stato un periodo di domande e di ascolto. Come tutti, ho patito anche io un senso di impotenza e disorientamento di fronte a una realtà imprevista e drammatica, che ha provocato tanto dolore, tanti lutti e tanta solitudine. Molti aspetti ancora non noti della malattia generano paura e insicurezza, ma i medici che ho incontrato mi hanno trasmesso subito un senso di fiducia. Mi sono sentita “in buone mani”, perché avevo di fronte persone competenti, coraggiose e totalmente dedite al compito di cura e di ricerca, pur in questa situazione inedita anche per loro».