«Per tre volte ha detto “no” ma le ho dato l’eutanasia lo stesso. E lo rifarei»
(Da Tempi, di Caterina Giojelli)
Si chiama Marinou Arends, è questo il nome della “dottoressa A.” o “Catharina A.”, pseudonimo usato in questi anni dai giornali per proteggere l’anonimato del medico che nel 2016 diede l’eutanasia a una anziana affetta da demenza senile e contro il suo volere. Assolta dal tribunale dell’Aia lo scorso settembre, decisione confermata ad aprile dalla Corte Suprema olandese a cui il giudice aveva rinviato il caso «nell’interesse della legge», oggi la dottoressa, geriatra in pensione, ha deciso di rivelare la sua identità. E spiegare perché «lo rifarei ancora».