Da Thomas Mann a san Luca, quando scrittori e medicina si incontrano
Medicina e letteratura vanno spesso a braccetto. Vi dedica un saggio Mauro Di Napoli, “La malattia e la morte raccontate dai grandi della letteratura (Da ilsussidiario.net di Silvia Stucchi)
Medicina e letteratura vanno spesso a braccetto: non solo alcuni fra i più grandi scrittori furono medici (pensiamo a Cechov, Bulgakov o anche a Céline, laureato in medicina con una tesi su Ignác Semmelweis, lo scopritore della febbre puerperale); ma non è nemmeno raro, viceversa, scoprire medici che sono anche cultori di letteratura. Mauro Di Napoli (Roma 1947) è uno di questi: specialista in medicina interna e in malattie dell’apparato digerente nel Policlinico Umberto I e poi nell’Ospedale Sandro Pertini di Roma, offre un’interessante panoramica di come la letteratura abbia affrontato gli argomenti che solitamente sono ritenuti appannaggio dei medici: con La malattia e la morte raccontate dai grandi della letteratura(Armando, Roma 2019) ha sviluppato la descrizione di alcuni quadri clinici presenti in romanzi o in opere letterarie di altro genere, sotto il duplice segno di argomenti sempre attuali (come la malattia, il fine vita, le terapie palliative, etc.), ma anche esaminando come gli scrittori abbiano presentato il rapporto medico-paziente.