Mario come Giovannino: «Così diventai la sua mamma»
Il ricordo di un cronista d’eccezione, come “buon augurio” al neonato abbandonato a Torino per la sua malattia: quella volta che al Cottolengo conobbi Laura… (Da Avvenire di Salvatore Mazza)
Il giorno dopo la fuga di notizie dall’ospedale di Torino, oggi è tornato il silenzio su Giovannino, il neonato non riconosciuto dai genitori a causa della grave malattia rara di cui è affetto, la ittiosi Arlecchino. Numerose famiglie si sono offerte di accoglierlo, e così il Cottolengo di Torino. Una generosità che ha colpito Claudio Larocca, presidente della Federazione dei Centri di aiuto alla vita del Piemonte, perché “ci dona speranza e fiducia nell’umanità”. «C’è ancora chi si prodiga per accogliere e assistere l'”imperfetto” che per alcuni è solo ‘materiale di scarto”.