Il coronavirus e la differenza fra una statistica e una vita
Vorrei salutare quelli che gli eufemismi chiamano “anziani” e che l’eufemismo opposto, urgente a rassicurare gli altri, chiama “malati, già compromessi”. Quelli che stanno sul ciglio fra gli ancora vivi e i non ancora morti (Da Il Foglio, di Adriano Sofri)
Vorrei salutare le vecchie e i vecchi cui il virus ha già dato il colpo di grazia, e quelli che lo aspettano. Quelli che gli eufemismi chiamano “anziani”, e però l’eufemismo opposto, urgente a rassicurare gli altri, chiama “malati, già compromessi”. “Sarebbero morti anche per una normale influenza”, ha detto ieri una brava professionista, dimenticando la differenza fra una statistica e una vita. Quelli che stanno sul ciglio fra gli ancora vivi e i non ancora morti. Mi pare di conoscerli, sono uno di loro. La vita, quando la nominano, è quella che hanno vissuto. C’è un resto, è prezioso, ma dissuade dal fare progetti, fosse anche uno sgombero.