Vittadini: «Quello che sto imparando dal Coronavirus»
«Quanto accade in questi giorni fa capire che per risollevarci dal disastro il nostro cambiamento personale e quello nei rapporti umani è una strada obbligata». La riflessione del fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà (Fonte Vita)
E poi è arrivato lo strazio di persone sempre più vicine. Anch’io sono tra coloro che hanno fatto di tutto per minimizzare la minaccia del coronavirus. “È poco più che un’influenza”, ripetevo a me stesso e agli amici. Mi pareva una follia collettiva, non potevano essere razionali delle misure che mettono in ginocchio un popolo già in difficoltà, un’economia già in recessione. Anche la peggiore influenza passa, non perdiamo la testa e continuiamo a mandare avanti le nostre vite. Come sempre. Da statistico facevo il conto dei morti, li paragonavo al numero eccezionale dei decessi per influenza di tre anni fa e a quanti soccombono ogni anno per infezione ospedaliera. Quanto viene detto è un inganno, un’esagerazione mediatica, pensavo.