Card. Versaldi: le scuole cattoliche offrono un servizio pubblico
“Solo ragioni ideologiche pretestuose possono negare la legittimità di un contributo dello Stato a sostegno del diritto di scelta delle famiglie”. (Da ilsussidiario.net, l’intervista al card. Giuseppe Versaldi)
Il cardinale Giuseppe Versaldi, attuale prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica, è Gran cancelliere della Pontificia Università Gregoriana. Le sue competenze riguardano quindi sia le università che le scuole cattoliche. Gli abbiamo posto alcune domande sulla situazione della scuola e dell’educazione.
Di fronte all’evidenza che la fede di tutte le religioni cristiane è chiamata nei prossimi anni a confrontarsi non solo con l’islam, ma soprattutto con quelli che non hanno più fede in nulla, le scuole e le università cattoliche cosa hanno da dire e da proporre?
Il contributo delle scuole cattoliche di ogni grado si spiega all’interno della generale missione della Chiesa che è quella di annunciare e testimoniare il Vangelo a tutte le genti. Tuttavia, questo compito ha una sua specificità che consiste nel fatto che queste istituzioni si dedicano in modo speciale all’educazione integrale dei giovani favorendo il dialogo tra fede e ragione. Questo dialogo coinvolge tutte le persone e tutte le culture in quanto, secondo lo stile evangelico, propone una riflessione in cui la fede non sopprime la ragione, ma la illumina. Così il dialogo è possibile sia con le altre religioni sia con i non credenti, chiamati tutti a rendere ragione delle loro idee. Il fatto che in molti Paesi, specialmente in Europa, i cattolici debbano confrontarsi con diverse proposte non diminuisce, ma aumenta la necessità e l’impegno delle scuole cattoliche ad essere presenti nel dibattito culturale ed educativo con le proprie proposte e testimonianze.