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Internet è così utile per fornire informazioni, ma questo non basta per pensare.

  • Data 3 Settembre 2018

«Internet è così utile per fornire informazioni, ma questo non basta per pensare. Ed è questo che mi preoccupa, quando non facciamo pensare la gente. E poi c’è il problema della realtà virtuale. Un mio professore di filosofia prima di insegnare i concetti ci faceva passare di mano in mano un sasso. È quello che cerco di fare anche io. È come se volessi dire ai miei studenti: sentite il sole o il vento sulla faccia, e ditemi cosa vedete. Perché non vedono. Non usano i cinque sensi. È un problema serio. E richiede grandi docenti che aiutino a percepire quanto sia bella la realtà, con tutte le sue imperfezioni».

Azar Nafisi
scrittrice iraniana, nata nel 1955, oggi vive negli Stati Uniti
Ha scritto «La repubblica dell’immaginazione» (Adelphi)

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Lo scenario in cui si gioca questa sfida è quello di oggi segnato da un’esplosione di violenza insensata che, dalle guerre alle pareti domestiche, sembra non conoscere limiti. Insieme ci sono la crisi delle nostre democrazie liberali e il clima di sfiducia che pervade la società e avvelena le relazioni. In questa situazione pensare che la soluzione sia «staccare la spina» e rifugiarsi in una comfort zone è solo una misera illusione. È una forma di alienazione che stacca la spina prima di tutto da se stessi. L’invito è invece a ripartire dal desiderio di bene che resiste nel cuore di ciascuno, a fargli spazio dentro tutte le contraddizioni e le difficoltà in cui ci troviamo. Questo è anche ciò che ci interessa più di ogni altra cosa nelle proposte che facciamo come Fondazione San Benedetto.

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