Dove cresce il fiore della speranza
La Via Crucis di una mamma accanto al figlio disabile grave ricoverato e intubato in rianimazione. “Desidera essere guardato da qualcuno che gli vuole bene”
Come posso avere speranza? Questo periodo particolarmente faticoso ci ha portato a vivere un ricovero di mio figlio in rianimazione, sedato e intubato. Adesso comincia a stare meglio, ma come tutte le volte il percorso di ripresa è lungo. Nei momenti come questo, avendone già avuti altri di ricoveri poiché Andrea ha una disabilità grave, mi aggrappo a qualsiasi cosa mi faccia ricordare di essere guardata e amata, così chiamo e messaggio con gli amici, leggo e rileggo cercando forza.
Nel reparto pediatrico in cui siamo, la rete internet e il telefono prendono malissimo e il Covid non permette di vedere nessuno, così tutto quello a cui mi aggrappo di solito viene spesso meno per la situazione. Eppure guardo Andrea e capisco che la speranza e l’essere lieta attraverso di lui mi arriva sempre comunque. Attraverso di lui! I suoi occhi, che nei momenti in cui sta un pochino meglio mi sorridono sempre, il suo desiderio di essere preso in braccio per riuscire ad addormentarsi nonostante i tubi attaccati. Vuole me, la sua mamma vicina, è l’unico desiderio grande che riesce a trasmettermi ogni secondo. Desidera essere guardato da qualcuno che gli vuole bene. (…)
di Alice Spagnulo – ilsussidiario.net
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