LE LINGUE E IL PENSIERO IMPOVERITO
«Ogni lingua rappresenta un certo modo di vedere il mondo è di pensarlo. Per questo la riduzione dell’attività accademica, in particolare quella scientifica, all’uso del solo inglese costituisce ai miei occhi un impoverimento enorme del pensiero. Impoverimento ancora più grande se si pensa che la maggior parte della gente che pratica questa lingua la conosce molto male, con un lessico ridotto a poche centinaia di parole. Ciò produce inevitabilmente un immiserimento della capacità di esprimersi e pensare criticamente» (Laurent Lafforgue, La Lettura)